LIVIO ANDRONICO (Taranto ca 284 a.C. - Roma ca 204 a.C.)

Lucio Livio Andronico nacque a Taranto verso il 284 a.C.: era dunque originario di una città  greca molto importante per tradizioni e cultura. Fu portato schiavo a Roma nel 272 a.C., quando la sua patria fu conquistata dai romani al termine delle guerre tarantine, da un Livio Salinatore che gli affidò l'educazione dei figli. In seguito Andronico fu liberato ed assunse il nome del suo patrono.
Livio Andronico, unanimemente riconosciuto l'iniziatore della letteratura, è una figura di fondamentale importanza anche per la nascita del teatro latino. Egli, infatti, diede inizio al genere drammatico facendo rappresentare nel 240 a. C., secondo la cronologia più accettabile, il primo lavoro teatrale della latinità . Delle sue opere teatrali si conoscono solo poche decine di versi e alcuni titoli. Si tratta di fabulae cothurnatae come "Achilles", "Aegysthus", "Aiax mastigophorus", Andromeda, Equos Troianus, Hermiona, Tereus e di fabulae palliatae come Gladiolus, Ludius, Virgus.
Livio Andronico, è bene ricordarlo, oltre che autore, si esibì anche come attore.
Egli inaugurò anche il genere epico traducendo l'Odissea, cercando di conferirne in ogni modo un'impronta di originalità . In questa traduzione egli usò il "saturno", l'antico verso latino.
Grazie a queste attività , Livio Andronico fu considerato poeta ufficiale di Roma. A lui, pertanto, si rivolse il Senato nel 207 a.C. quando, in piena seconda guerra punica, Roma stava vivendo un momento altamente drammatico e decisivo per la sua esistenza: Asdrubale aveva invaso l'Italia e si apprestava con il suo esercito a congiungersi con il fratello Annibale. Il poeta fu incaricato ufficialmente di comporre un carme propiziatorio, che fu poi cantato da un coro di 27 fanciulle. Per la cronaca, Asdrubale fu sconfitto e ucciso sul Metauro ed il pericolo di attacco da parte dei due fratelli cartaginesi scongiurato.
Livio Andronico ebbe poi l'onore di abitare sull'Aventino, nel tempio di Minerva, quale capo dell'associazione degli scrittori e degli attori (collegium scribarum histrionumque). Di tutte le opere di questo autore ci sono rimasti solo scarni frammenti.
Livio Andronico morì a Roma verso il 204 a.C..


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